Il Giornale di Brescia
… La pittura di Mulas, pur cosil aderente e fedele – con la lucidità, con la precisione di uno specchio – alla realtà, alla storia vissuta, non resta semplice documento, sia pure drammatico, ma è tutta sottesa da una forte carica poetica la contenuta, struggente tristezza di cui è intessuta, si traduce in armonia, in intensità anche linguistica e formale. Tutto assume un rilievo pungente quasi metallico, nel momento stesso in cui appare immerso nell’alone iridato dello spettro solare. Questo conferisce al quadro la verità immediata, bruciante del fotogramma, la folgorante illuminazione del lampo che fruga e trafigge il segreto dell’attimo più inafferrabile. Siano le immagini banali e standardizzate degli episodi automobilistici domenicali, siano quelle epiche e drammatiche della contestazione studentesca.
Alcune delle più belle evocazioni di Mulas sono certi solenni scenari marmorei di scalinate e balaustre, corrosi dal tempo, battuti dal sole e spazzati dal vento, sui quali più desolata e drammatica appare la sconfitta delle speranze e la fuga degli inermi.
La fitta trama di suggestione e di assonanze che entrano nello stile di Mulas, nulla toglie alla sua originalità, al suo timbro personalissimo … “.
Elvira Cassa-Salvi, 1972